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“Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare.” (Ben Herbster)

Negli ultimi tempi uno dei miei più grandi interessi è l’auto-motivazione.

Lo trovo un argomento davvero interessante, soprattutto in questo periodo in cui sono in balia di malanni fisici e pensieri non sempre positivi. La motivazione è davvero incredibile. Come arriva, così va via. Aumenta e diminuisce apparentemente a suo piacere. E’ sicuramente un fattore instabile, che cambia in continuazione, anche per uno come me che dovrebbe essere portatore di motivazione, visto il mestiere che faccio.

Sicuramente sulla motivazione è stato detto molto e questo non vuole essere l’ennesimo articolo che ti spiega cosa fa la motivazione e dove ti porta. In questo articolo vorrei darti un punto di vista differente sulla motivazione e degli spunti di riflessione.

Partiamo innanzitutto dall’obiettivo.

Quante volte ti è stato detto che la motivazione dipende dalla grandezza del tuo obiettivo? La prima cosa su cui vorrei farti riflettere è proprio questa. Sei proprio sicuro che la tua motivazione dipenda in toto dall’obiettivo che ti sei prefissato? Te lo chiedo perchè spesso l’obiettivo è talmente lontano, che potrebbe trasformarsi più in un ingombro che in uno stimolo, e potrebbe appesantire ancora di più il tuo stato d’animo nel tentare di raggiungerlo. Probabilmente l’equazione “obiettivo = motivazione” andrebbe contestualizzata, in base al tipo di obiettivo, alla sua grandezza, alla sua lunghezza, alla sua densità…Quindi l’obiettivo non può essere la sola strategia per auto-motivarsi.

Ecco allora lo scopo reale di questo articolo: donarti 5 strategie da utilizzare, in qualsiasi contesto, per auto-motivarti:

  1. Affronta le tue paure. Ovvero mettiti in una situazione in cui non hai una via di fuga (in cui non esiste il famoso piano B). Affronta ciò che vorresti evitare, la cosa per cui soffri per mancanza di motivazione. Se sei uno sportivo, potrebbe essere un allenamento che mal sopporti; in ufficio potrebbe essere affrontare un discorso riguardante le priorità lavorative con il tuo capo. Non continuare a evitare l’inevitabile e vedrai che questo, non solo aumenterà la tua motivazione, ma accrescerà anche la tua autostima.
  2. Datti del tempo. Quando non sei motivato, faresti qualsiasi cosa per porre fine alla tua sofferenza proprio qui e proprio ora, senza aspettare un secondo di più. Niente di più sbagliato! Resisti all’impulso di cedere e negozia del tempo con te stesso. Quanto tempo puoi ancora sopportare? Tre giorni, una settimana, un mese forse? Dopo la scadenza di questo termine, se sei ancora demotivato, potrai sentirti libero di rinunciare. Non puoi mai sapere quando le cose cambieranno e forse quel tempo in più potrebbe servirti per trovare lo stato di forma che desideravi da tempo o la quadra a quel progetto che ti ha tenuto sveglio per un sacco di notti.
  3. Condividi le tue emozioni. Non cercare di reprimerle. Condividere i pensieri e gli stati d’animo è incredibilmente utile, perché la prospettiva di qualcun altro ti costringe a guardare tutto da un diverso punto di vista. Quindi non temere di confrontarti con il tuo allenatore o di parlare apertamente delle tue emozioni al tuo collega più caro.
  4. Rimani concentrato sul qui e ora. Sforzati di non pensare al domani e rimani sul qui e ora. Dovresti chiederti: dove sono? Risposta: qui. Poi chiediti: che ore sono? Risposta: adesso. Dovresti continuare a ripetere queste domande e risposte a te stesso finché non ne coglierai veramente il significato. Fallo finché non ti sentirai veramente radicato nella realtà del momento presente. Lascia che tutti i pensieri sul futuro o sul passato scivolino via. E quando la fatica appesantirà il tuo fisico, rimani concentrato sul gesto tecnico oppure se il lavoro ti sembrerà troppo impegnativo, prenditi una pausa e goditi il momento di relax.
  5. Parla a te stesso.  Trova una breve frase o un messaggio e trasformalo nel tuo mantra personale. Ti aiuterà a superare i momenti più difficili. Il concetto di auto-motivazione è strettamente correlato al nostro dialogo interno, a ciò che diciamo a noi stessi, alle parole che usiamo per descrivere la nostra realtà e alle domande che ci poniamo. Messaggi positivi e forti producono azioni positive e forti. 

Tutto ciò che pensi, dici e fai, definisce chi sei.

Ogni volta che avrai voglia di arrenderti, chiediti: questa decisione riflette veramente chi sono e chi voglio diventare?

 

 

Luca Borreca

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