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“Il successo risiede nell’avere proprio quelle competenze richieste in quell’istante.” (Henry Ford)

Le soft skills oggi sono incredibilmente di moda.

Con questo termine si intendono tutte la competenze umane, sociali, creative, di flessibilità e comunicative che caratterizzano ogni individuo, soprattutto in ambito lavorativo. Queste si differenziano invece dalle hard skills, che si identificano con le competenze tecniche che dovrebbero essere sufficienti per svolgere con successo un determinato lavoro.

Fino a qualche tempo fa, le hard skills erano determinanti in ambito lavorativo. Oggi però, le soft skills o competenze trasversali, iniziano ad avere uno spazio sempre più importante in ambito lavorativo. Infatti ci si affida sempre di più a persone brillanti che mostrano energia, passione, gentilezza, capacità di ascolto e curiosità intellettuale.

Qualcuno potrebbe persino pensare che le soft skills siano innate, senza la possibilità di acquisirle o migliorarle.

Niente di più sbagliato! Infatti ogni individuo è in continuo divenire. Potremmo definirlo un processo in continuo sviluppo. La cosa più difficile è provare a migliorarsi, agendo giorno dopo giorno, sapendo che chi investe sul suo lato umano, avrà maggiori probabilità di essere un leader empatico e di successo.

Ecco allora la prima cosa che devi sapere. Il termine “soft” non è utilizzato per sminuirle rispetto alle “hard”, ma perchè si rifanno alla flessibilità. La flessibilità infatti ti consente di sopravvivere ai cambiamenti, mentre la rigidità, all’apparenza più sicura,  ti condanna a rinunciare davanti a nuove sfide.

Ma cos’hanno in comune soft skills e talento?

Verrebbe da dire che per entrambi si pensa che siano innati, e quindi senza la possibilità di migliorarle o addirittura acquisirle. In realtà questi due aspetti sono legati da ben altro. Gli HR delle aziende cercano sempre più spesso risorse che possiedano le cosiddette soft skills, ovvero qualità che vanno oltre i formalismi e tecnicismi, accademici.

Non è possibile stilare un vademecum del talento perfetto, perchè ogni realtà lavorativa è diversa e ognuna ha le sue prerogative e necessità. Però è possibile individuare delle macro-competenze trasversali, che fanno di una buona risorsa un vero e proprio talento.

Questa è la seconda cosa che devi sapere. Le macro-caratteristiche che abbiamo individuato sono queste:

  • Flessibilità, indispensabile per accrescere la proprie competenze;
  • Apertura al cambiamento per sapere affrontare le nuove sfide;
  • Curiosità di apprendere e di migliorarsi;
  • Spirito di squadra per facilitare la cooperazione e la collaborazione;
  • Creatività e intelligenza emotiva.

Nel 2020 a fare la differenza, in  quella che viene definita la “quarta rivoluzione industriale”, saranno proprio le abilità come la creatività e l’intelligenza emotiva.

Ecco, infine, la terza cosa che devi sapere. Ovvero come sviluppare e coltivare la creatività e l’intelligenza emotiva.

  • Essere creativi vuol dire pensare fuori dagli schemi e proporre cambiamenti. La creatività è una skill che richiede molto coraggio, specialmente in ambito lavorativo.  Chi riesce a dare valore alla creatività, riuscirà a trovare nuovi modi per far evolvere la propria professionalità.

Per coltivarla lavora sulla tua consapevolezza, accrescendo il coraggio e realizzando qualcosa che desideri, anche se ti fa paura. Tutti possiamo essere creativi e esserlo significa fare le cose a modo proprio, con unicità, con un “tocco personale” che ci rende unici. Quindi esci dalla zona di comfort e persegui il tuo punto di vista con perseveranza.

  • L’intelligenza emotiva è quella capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie emozioni e quelle degli altri. Sembra incredibile, ma la maggior parte degli esseri umani è ancora un “analfabeta emozionale”. Siamo bravissimi ad elaborare informazioni del mondo esterno, ma non siamo in grado di decifrare cosa succede dentro di noi. Per la maggior parte delle persone le emozioni restano ancora un mistero!

Per coltivarla è importante essere consapevoli dei tuoi limiti e dei tuoi punti di forza. È necessario saper gestire lo stress, trasformandolo in energia produttiva. Lavorare intensamente superando gli ostacoli, lasciandoci guidare dalla motivazione che è la chiave per arrivare all’obiettivo.

Luca Borreca

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