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“La passione non è cieca, è visionaria.”(Stendhal)

Stamattina ero in bici coi miei compagni di sempre.

Tra una battuta a l’altra, ci siamo resi conto di come, col passare degli anni, siamo sempre di più alla ricerca di sfide folli. E il mio pensiero, si è fatto sempre più incredibile, se penso a quanto siano peggiorate le mie prestazioni negli ultimi anni. Allora ho iniziato a riflettere a quali competenze siano così importanti da fare la differenza, indipendentemente dalla sfida che mi trovo ad affrontare.

E in questo mio riflettere, ho individuato 3 aspetti che rendono bello il mio essere amatore, provando a tradurli in 3 consigli per te. Eccoli!

La differenza la fa avere un obiettivo!

Non importa quello che stai cercando di raggiungere o in cosa vuoi diventare più bravo, se ti alleni solo quando sei motivato o quando ti senti bene, allora non sarai mai sufficientemente costante per migliorare.
Riuscire ad allenarsi tutti i giorni, avere una routine e rispettare la programmazione, specialmente quando questo costa fatica, è fondamentale per diventare un atleta migliore. Lo vivo ogni settimana sulla mia pelle e l’ho visto in quelle persone che negli ultimi anni ho accompagnato. Quando corro regolarmente, divento un corridore più forte e più veloce. E’ come se il mio interruttore si sintonizzasse costantemente su “on”. Quando scrivo tutti i giorni, divento uno scrittore migliore. E così via.
1. Il mio primo consiglio è questo: decidi in cosa vuoi essere bravo. L’obiettivo è tutto. Se sai quello che vuoi raggiungere, il resto è molto più facile.

Il piacere di saper soffrire.

Soffrire e poi vincere, piacerebbe a chiunque. Ma alzi la mano chi tra di voi, ha mai vinto qualcosa di davvero importante, nella sua vita da amatore.
Eppure, quotidianamente, vedo per strada gente che si allena, suda e si impegna, pur sapendo che una e vera propria vittoria, non arriverà mai. Questo perché, avere un obiettivo e impegnarsi nel lavoro quotidiano, rende più piacevole anche la sofferenza. Certo, ci sono giorni in cui non avrai voglia di allenarti, .rimanere costanti, anche quando questo è doloroso e costa fatica, fa la differenza.

2. Il mio secondo consiglio è questo: definisci un piano d’azione. Una volta che sai in cosa vuoi diventare più bravo, creati un piano d’azione per realizzarlo. Non crearti un piano d’azione basandoti sui risultati, basalo su azioni concrete. Definisci le azioni che farai, non i risultati che vuoi ottenere.

La disciplina come compagna di viaggio, non solo nello sport!

Avere disciplina significa impegnarsi su ciò che è realmente importante. Vuol dire cominciare quando vorresti fermarti, perché il tuo obiettivo è così forte, che vorrai dedicarti al lavoro sempre, non solo quando è conveniente.
Fai attenzione però, avere disciplina non vuol dire essere un maniaco di quello che stai facendo! Vuol dire essere bravo a decidere su cosa impegnarsi, invece di lasciare che le cose accadano e basta.
3. Il mio terzo e ultimo consiglio è questo: rimani fedele al tuo impegno. Non pensare a quanto sarà difficile raggiungere l’obiettivo che ti sei fissato. Ragiona passo dopo passo, settimana dopo settimana. Evita distrazioni sul percorso e segui il piano d’azione che hai creato. Strada facendo ti accorgerai che mantenere l’impegno, settimana dopo settimana, sarà un pochino più semplice e diventerà via via sempre più facile.
Luca Borreca

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