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“Il tuo intelletto può confonderti, ma le tue emozioni non ti mentiranno mai.” (Roger Ebert)

La testa può rivelarsi la tua principale alleata o il tuo peggior nemico.

Se pensi che la sola preparazione fisica, possa bastare a raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato, sei sulla strada sbagliata. I meccanismi che stanno dietro i pensieri e alle emozioni, ti aiuterà lungo il tuo percorso.

Ecco dunque 3 emozioni da riconoscere e imparare a gestire per poter raggiungere i tuoi obiettivi.

Paura

Questa emozione si manifesta quando ti trovi di fronte ad un impedimento che potrebbe mettere in discussione il raggiungimento del tuo obiettivo. Spesso la somma dei pensieri negativi non fa altro che alimentare questa emozione, che finisce per bloccarti nel tuo agire.

Un consiglio per vivere questa emozione, è quello resistere alla tentazione di reagire, di agitarti, di attivarti mentalmente. Non commentarla e non giudicarla. Qualsiasi cosa tu faccia per scacciarla ti porterebbe fuori strada. Risalire alla fonte della paura, il superamento della stessa può passare dal tentativo di “demolire” la memoria negativa, esponendosi a ciò che intimorisce.

Un esempio pratico? Lo prendiamo in ambito sportivo e per esempio si può manifestare nella paura delle salite per un runner. Ecco che imparare ad affrontare questa paura poco alla volta, convincendosi addirittura di amarla, è un buon metodo per imparare a superarla.

Nervosismo

Questa emozione è causata dal sistema nervoso simpatico che, in situazioni di elevato stress (una riunione importante, una gara che si sta preparando de molto tempo, etc.), rilascia ormoni, come l’adrenalina, nel sistema circolatorio, aumentando la pressione sanguigna e i battiti cardiaci.

Un consiglio per controllare questa emozione, è quello di utilizzare la tecnica della visualizzazione. Immaginati vincente alla fine dell’evento che sta causando lo stato nervoso, conserva questa immagine e prova ad arricchirla di particolari. Prova ad immaginare i suoni, i colori, gli odori. Immaginarsi vincente, innesca degli schemi neurali che migliorano il controllo muscolare e comportamentale nell’attività in cui si è impegnati.

Un esempio pratico? Prima di qualsiasi impegno o situazione ad elevato stress, utilizza una routine che possa calmare il tuo stato d’animo. Per esempio, in gara potresti mettere quel cappellino che metti sempre durante i tuoi allenamenti in modo da riportare la mente ad una situazione abituale o quella camicia che tanta fortuna ti ha portato nell’ultima riunione.

Noia

Questa emozione è causata da situazioni estremamente routinanti o percepite come troppo lunghe in termine di tempo ed impegno. Il tutto è causato dal cervello che rilasciando dopamina, ti stimola nella ricerca di nuove esperienze o attività da praticare, facendoti percepire noioso quello che stai facendo.

Un consiglio per superare questa emozione è quello di dividere l’intera attività in micro-attività caratterizzate ognuna da micro-obiettivi da raggiungere.

Un esempio pratico? Devi affrontare un allenamento lungo, di oltre 90 minuti? Bene, prova a darti dei micro obiettivi di 15 minuti. Fai attenzione però, devono essere obiettivi sfidanti, certamente raggiungibili e che abbiano come fine ultimo il completamento dell’intero allenamento.

Infine ricorda, un buon risultato, nello sport come nella vita, non dipende mai solo ed esclusivamente da un colpo di fortuna, ma dalle tue abilità di sapere riconoscere le situazioni e emozioni negative, affrontarle e rigirarle a tuo favore al fine di raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato.

 

 

Luca Borreca

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