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“Non hai bisogno di vedere l’intera scalinata. Inizia semplicemente a salire il primo gradino.”
(Martin Luther King)

Scegliere non è mai banale.

La scelta porta con sé due elementi essenziali: la consapevolezza e il saper vivere nelle emozioni. E il sapere scegliere, la volontà di provare, distingue le persone in due categorie. Chi ci prova. E chi afferma di non essere capace.

I primi sanno che se non riescono al primo tentativo, è solo questione di giorni, magari settimane, ma alla fine ce la faranno; i secondi, se non ce la fanno oggi, sono pervasi dalla falsa convinzione che non ce la faranno mai, rinunciando così a darsi una seconda chance.

Come cambiare questa falsa convinzione? Come riuscire a convincersi che scegliere di riprovare sia la strada migliore?

Un primo step è quello di cambiare il punto di vista.

Non concentrarti sull’obiettivo finale, ma sui passi necessari a raggiungerlo, ovvero i piccoli miglioramenti quotidiani. Prova, quindi, ad essere un pò meglio di quello che sei stato il giorno prima.

Un esempio molto concreto, applicato all’ambito sportivo, che è il mondo dal quale noi di LI COACHING arriviamo, è quello di spostare l’asticella ogni giorno un pò più in là.

Per fartelo capire, prendo come spunto il mondo del nuoto. Nel nuoto c’è un esercizio che prende il nome di ipossia, ovvero un lavoro, generalmente svolto a stile libero, che prevede di completare una vasca (da 25 m o 50 m) riducendo progressivamente il numero delle respirazioni.

Prima si respira ogni 3 bracciate, poi ogni 5 e così via, fino a completare la vasca nel minor numero di respirazioni possibili. E’ un esercizio relativamente semplice e di routine per i nuotatori agonisti, ma decisamente più complicato per gli amatori.

Con un gruppo di amatori che alleno, per riuscire nell’obiettivo di completare una vasca senza respirare, abbiamo iniziato a nuotare prima piccoli tratti di vasca senza respirare. Prima 4 cicli, poi 6 cicli e infine 8 cicli. Con 8 cicli si arriva più o meno attorno ai 15 metri. Una volta presa consapevolezza di questa capacità, abbiamo provato ad aumentare progressivamente il tratto non respirato. La cosa sorprendente è stato vedere come, nel giro di circa due mesi, persone che non facevano neppure 3 bracciate senza respirare, siano arrivate a farne una intera. Avessimo chiesto a loro, due mesi prima, di raggiungere un obiettivo ai loro occhi impossibile, avrebbero rinunciato senza neppure provarci. Acquisita maggiore consapevolezza e lavorando su piccoli miglioramenti quotidiani (in questo caso bi o tri-settimanali) abbiamo raggiunto un grande obiettivo.

Il problema non è definire obiettivi che possono apparire impossibili. E’ riuscire a possedere gli strumenti per raggiungerli.

Provare a diventare la versione migliore di noi stessi è estremamente difficile. Il percorso è tortuoso e spesso finisce in fallimento. Ma per fortuna, la vita, ci da quasi sempre un’altra opportunità per ripartire e migliorare. L’importante è sapere come fare!

Quindi è inutile cercare scorciatoie o facili successi. Le persone di maggior successo sono passate da piccoli e grandi fallimenti, prima di arrivare al successo. Hanno saputo intraprendere piccole azioni, si sono date del tempo e hanno raggiunto il loro obiettivo.

Chiunque voglia raggiungere un grande obiettivo, deve procedere a piccoli passi.

E’ meglio capire come raggiungerlo, piuttosto che cercare di raggiungerlo a tutti i costi. Il nostro consiglio e quello di creare un sistema, un processo virtuoso, che ti consenta di migliorare l’1% ogni singolo giorno.

Solo così riuscirai a raggiungere obiettivi che credevi impossibili!

 

Luca Borreca

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