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“L’ottimismo è un magnete della felicità. Se rimani positivo, le cose buone e le buone persone saranno attratte da te.” (Mary Lou Retton).

Per alcuni gli ottimisti sono persone ingenue, spesso ridicolizzate. Mentre i pessimisti sembrano più affidabili e razionali.

L’ottimismo, visto dalla psicologia positiva (che si occupa dello studio del benessere personale) è considerato un bene prezioso che rende le persone positive, disponibili, dinamiche e motivate.
Con l’ottimismo anche le sfide più faticose vengono affrontate con uno spirito più combattivo ed anche le nostre potenzialità riescono ad esprimersi in maniera più spontanea e naturale.

Come mai le persone guardano le sfide in maniera così diversa?

E’ infatti, il modo di guardare e concepire la vita che separa gli ottimisti dai pessimisti e fa dell’ottimismo una componente fondamentale nella regolazione della nostra vita.
I pessimisti tendono a credere che gli eventi negativi durino molto tempo, sono convinti che siano altamente distruttivi e che rappresentino una diretta conseguenza di colpe personali. Gli ottimisti, invece, quando devono confrontarsi con i problemi e le avversità si comportano in maniera opposta.
Non tendono a considerare la sconfitta, un accadimento temporaneo, le avversità e i fallimenti rappresentano una diretta conseguenza di propri errori. Gli ottimisti non si scoraggiano dopo una sconfitta, percepiscono una situazione negativa come una sfida da vincere a tutti i costi. L’ottimista traduce il suo potenziale in auto motivazione utile a superare gli ostacoli e a trovare nuove soluzioni.

L’ottimismo, va precisato, non è una grazia né un dono della natura, ma lo si può apprendere attraverso l’esperienza personale, non esistono ricette facili o difficili e nemmeno meccanismi automatici.
Diventare ottimisti significa apprendere una serie di abilità che consentono di dialogare adeguatamente con se stessi quando si devono affrontare delle difficoltà o delle sconfitte. Essere ottimisti significa imparare ad auto incoraggiarsi, partendo da un sano atteggiamento positivo.

Questionario per la valutazione del pessimismo e dell’ottimismo

Questo test si rifà a due strumenti scientifici* utili a valutare il grado di ottimismo e pessimismo. Segna con una (X) la casella che maggiormente si avvicina al tuo modo di concepire e vedere le cose.

Come calcolare i risultati?
Se alle domande 1,4,10,11,13,15 hai scelto di rispondere la colonna di sinistra conta un punto, se hai scelto quella di destra nessun punto.
Se alle domande 3,5,8,12,16, hai scelto la colonna di destra conta un punto, se hai scelto quella di sinistra nessun punto.
Le domande 2,6,9,14, servivano come diversivo e non valgono nessun punto. In ragione di questo puoi ottenere un punteggio totale che va da zero a dodici punti.

Come interpretare i risultati?
Meno di 3 punti. Sei piuttosto pessimista. Molto probabilmente hai la tendenza a fare previsioni negative ogni volta che ti trovi di fronte a qualcosa d’incerto. Credi anche che nessuno ha i mezzi per influenzare il corso della vita. Occorre lavorare per realizzare una visione della vita diversa, più compatibile con dei momenti di felicità.
Da 4 a 8 punti. Sei innegabilmente capace di essere ottimista, ma a volte il pessimismo si impadronisce di te. Tutto questo alla fin fine può anche rappresentare una posizione efficace nella vita: il tuo ottimismo si attiva quando le circostanze lo richiedono e lo consentono. Attenzione però puoi ancora migliorare.
Da 9 punti in su. Appartieni alla categoria degli ottimisti: hai fiducia a priori del futuro e anche nelle tue capacità di costruirlo e di influire su di esso. Non ti piace rimuginare, la tua strategia consiste nell’agire. Il tuo ottimismo ti permette di accedere a emozioni di benessere e felicità.

Luca Borreca

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