Skip to main content

La vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e convenienza bensì tutte quelle volte in cui affronta le controversie e le sfide. (Martin Luther King)

La zona di comfort è quel luogo dove sei al sicuro da ogni pericolo.

È impossibile fornire una descrizione unica di questo luogo poiché per ognuno di noi è differente. Per alcuni è la compagnia di un amico. Per altri è la solitudine della propria camera. Per altri ancora è la famiglia. Nella zona di comfort, lo stress, i rischi e il brutto della vita scompare e regala uno stato di sicurezza mentale. Viene voglia di viverci per sempre.

Perchè dovremmo uscire dalla nostra zona di comfort?

La zona di comfort è un momento in cui siamo immobili e non cambiamo. Il cambiamento è la nostra risposta alle richieste dell’ambiente che ci circonda. Cambiamo per adattarci, per riuscire a fare meglio qualcosa, per non fare più qualcosa di vecchio.
Ci sono dei contesti che non ci chiedono più niente. Per esempio un lavoro abitudinario o una relazione dove la routine si insegue uguale giorno dopo giorno. O una prestazione sportiva che ci va bene così com’è.

La crescita personale di ognuno passa necessariamente per lo scontro contro qualcosa che ci destabilizza.

Allora comincia una lotta mentale e fisica per risolvere un problema, uscire da una situazione critica, capire qualcosa di strano e cosi via. Tutto questo avviene solo fuori dalla zona di comfort.
Ecco alcune false credenze che utilizziamo per non uscire da questa zona.

1. “Non sono obbligato a farlo”

È vero, nessuno ti obbliga ad uscire fuori dalla tua zona di comfort, ma se resti dentro non crescerai mai. Ricorda che non cresci grazie alle nuove sfide che devi affrontare.
Quando pensi a un progetto che rappresenta una grande sfida e improvvisamente la tua voce interiore ti dice che non sei obbligato ad affrontarla, in realtà ciò che stai esprimendo è la resistenza al cambiamento, perché una parte di te desidera mantenerti entro i limiti del conosciuto.

Il nostro consiglio è inserire piccoli cambiamenti, praticamente impercettibili, nel tuo modo di agire quotidiano. La tua mente, portata alla resistenza, quasi non se ne renderà conto e non alzerà i muri. 

Quindi, ora pensa alle possibili nuove azioni che potresti fare rispetto a quelle che fai abitualmente. Qual è la più piccola e meno faticosa? Inizia da quella e ripeti questa domanda a te stesso ogni giorno. Piccole e costanti variazioni, a lungo andare, sono capaci di generare cambiamenti più ampi ed irreversibili.

2. “Comincerò quando …”

Questa è una delle scuse più comuni per rimanere al sicuro nella zona di comfort. In pratica, è l’auto-inganno perfetto, perché non stiamo rinunciando al sogno o progetto che abbiamo in mente, ma lo rimandiamo fino al verificarsi di determinate situazioni.
Il problema è che questa scusa porta direttamente a procrastinare, per cui è probabile che quando la condizione che necessitiamo si verifica, ne inventeremo un’altra e un’altra ancora. In questo modo teniamo in vita la speranza, ma allo stesso tempo non dovremo lavorare sodo per trasformare questo sogno in realtà.

Ecco un esercizio che puoi fare per smettere di procrastinare. Sfruttando l’idea che la paura più grande scaccia la paura più piccola, ogni volta che dubbi e insicurezze ti assalgono puoi farti questa domanda:
Cosa succederebbe se non cambiassi nulla?
   
Immagina in che modo potrebbe evolversi la situazione tra 6 mesi..1 anno..10 anni.. Cosa succederebbe se continuassi a non modificare la tua condizione di insoddisfazione sofferenza che stai vivendo. 

3. “Non so come farlo”

Le cose nuove possono spaventare, così una delle scuse che inventiamo per rimanere nella nostra zona di comfort è quella di ripeterci che non sappiamo come affrontare la sfida.
Possiamo pensare di non avere le competenze necessarie o che non le potremo mai sviluppare. Ma ricorda che quando hai un “che cosa” i “come” vengono da soli.
È vero che per intraprendere alcuni progetti è necessaria una determinata preparazione, ma questo non significa che non lo potrai fare mai, significa solo che avrai bisogno di più tempo o di qualcuno che ti aiuti. Nessuna abilità viene dal nulla, tutte nascondono alla base tanta passione e fatica.

E’ evidente che conoscere non è un buon motivo per cambiareViceversa, cambiare è un buon motivo per conoscere. Impariamo cose nuove facendo esperienze diverse. Modifichiamo il nostro modo di pensare solo se facciamo nuove azioni che ci procurano emozioni che cambiano la nostra visione sulle cose.

La soluzione?

Ciò che conta davvero per avere autostima è il tuo mondo interiore, la vocina nella tua testolina, insomma, quello che gli esperti chiamano Inner Game. Il tuo “Gioco Interno” è quello che decide quanto sarai bravo durante una presentazione in pubblico e come ti relazioni con le altre persone. Rivoluzionare il tuo Inner Game, significa rivoluzionare la tua vita.

Tu cosa pensi di fare questa settimana, oggi, adesso?
Pensi di continuare stare nella tua zona di comfort o pensi invece di scavalcare quella maledetta staccionata?

Luca Borreca

About Luca Borreca