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“Le abitudini ci mettono anni a essere costruite, e non basta certo un giorno per cambiarle.” (Susan Pownter)

Se ti dicessi che puoi concentrare la tue energie solo sul 20% di ciò che fai

lasciando perdere o mettendo in coda, il restante 80% delle cose?

Certo, la nostra è una provocazione portata all’eccesso, ma hai mai sentito parlare del principio della scarsità dei fattori, o come originariamente veniva chiamato, Principio di Pareto? In sostanza, agli inizi del secolo scorso, Pareto scoprì che in Italia l’80 % dei terreni era di proprietà del 20% della popolazione.

Ora ti starai chiedendo, “questo cosa interessa a me”? Vero, ma stai ad ascoltare questo esempio riportato alla realtà quotidiana. Ben presto, infatti, ci si rese conto di come la regola potesse esser applicata nel mondo degli affari. Ovvero che nella maggior parte dei casi il 20% dei propri clienti rappresenta la stragrande maggioranza, o l’80% del proprio giro d’affari.

Oggi la regola 80/20 si presta a ogni tipo d’interpretazione.

Riportando la discussione al nostro ambito, ovvero sportivo-mentale, alcune ricerche effettuati sui runners, hanno dimostrato che gli atleti di élite, si allenano per l’80% del tempo su ritmi così detti “a bassa intensità” e passano solo il restante 20% del loro tempo ad allenarsi duramente. Gli stessi studi, hanno dimostrato che lo stesso principio potrebbe valere anche per i così detti amatori. Ho detto “potrebbe” perchè molti runners amatoriali si sentono in dovere di andare sempre forte per migliorare, questo permette loro di avere miglioramenti immediati che però si perdono nel lungo periodo a causa della stanchezza e degli infortuni.

Per semplicità.

  • La regola del 80/20 prevede due livelli di intensità, basso e alto;
  • Se per esempio faccio un lavoro di ripetute, dove la frequenza cardiaca è fluttuante, ma l’impegno muscolare è alto, sarà classificato come lavoro di intensità alta;
  • Se corro quattro volte a settimana, questo lavoro dovrà essere inserito solo una volta nella programmazione settimanale. Va da se che il rapporto in questo caso diventa 75/25, comunque ottimale;
  • I restanti allenamenti andrebbero eseguiti ad una intensità leggermente inferiore alla soglia. In questo caso sarebbe opportuno conoscere le proprie zone di lavoro per rendere ottimale l’allenamento.

La cosa splendida, è che la regola può essere applicata a qualsiasi situazione.

Infatti non c’entra il contesto in cui ti trovi, ma le scelte che fai. Quello delle regola 80/20 è uno stile di vita salutare  che si raggiunge attraverso la somma di ciascuna delle tue scelte, ed è l’esito finale delle tue abitudini e delle tue decisioni quotidiane.

Quali sono i punti di forza di questa regola:

  1. è facile da ricordare. Non è banale, quando le cose sono facili da ricordare sono anche facili da fare. La domanda che devi farti ogni giorno è: nella giornata di oggi la maggioranza delle mie scelte sono sane?
  2. non devi essere perfetto. Inizia col fare, la perfezione arriverà col tempo e se non arriverà, pazienza. Hai comunque iniziato a cambiare.
  3. funziona. La regola 80/20 rappresenta un programma assolutamente fattibile e da replicare, in tutti gli ambiti che ritieni opportuno.

Vuoi iniziare da solo? Ecco un esercizio molto efficace SCEGLI TU .

Luca Borreca

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