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Per avere successo bisogna partire dalla base. In qualunque cosa.

Per quanto riguarda la felicità, devi sapere che questa dipende per il 50% dai tuoi geni, per 10% dalle circostanze della vita e per il restante 40% dalle tue scelte intenzionali. Il punto è proprio questo: cosa fare in concreto per allenare il 40% della tua felicità?

La felicità è quell’insieme di emozioni e sensazioni del corpo e dell’intelletto che procurano benessere e gioia in un momento più o meno lungo della nostra vita. Se l’uomo è felice, subentrano anche la soddisfazione e l’appagamento. Inoltre la felicità è nelle relazioni, nel legami che stabiliamo con gli altri, con gli amici e con la famiglia, nella crescita personale e nella libera espressione della nostra creatività. Soprattutto, la felicità è in noi stessi.

I pilastri della felicità

  1. Più chimica positiva. Quando bisogni come gentilezza, rispetto, coerenza, appartenenza, coesione (solo per citarne alcuni), vengono soddisfatti, il nostro corpo produce chimica positiva sotto forma di ormoni come dopamina, serotonina ed endorfina. Questo cosa significa? Che il Manager della Felicità dovrà lavorare sul concetto di ‘piacere’ più che di dovere, per favorire quei comportamenti virtuosi e creativi all’interno della propria azienda
  2. Meno egoismo. La scienza ha dimostrato che siamo cablati per la socialità e sullo sviluppo del capitale sociale. Siamo fatti per cooperare, costruire relazioni e fiducia che duri nel tempo. Quando le persone vivono in un ambiente ‘osmotico’, di scambio e cooperazione, l’egoismo si trasforma in altruismo, il concetto di ‘io’ si traduce in ‘noi’ e il raggiungimento di obiettivi e risultati comuni è più facile.
  3. Più essere. La felicità che deriva dall’essere dipende dalla consapevolezza. Fare, avere e apparire non sono più fattori da cui far dipendere la propria felicità, ma ne divengono semplici mezzi di espressione. Lavorando sul tuo essere, sulla tua consapevolezza quindi, impari a utilizzare la tua energia emotiva, mentale, fisica e spirituale, aumenti la consapevolezza sui tuoi bisogni, valori e coltivi il tuo proposito di vita.
  4. Più disciplina. La felicità si allena tramite pratiche volontarie, l’esercizio costante e il cambio di abitudini. Deve essere una scelta intenzionale fondata su di uno scopo forte e deve valere nel tempo. Costanza, coltivazione e coinvolgimento devono essere i principi che caratterizzano questo ultimo pilastro.

Questi quattro pilastri sono legati tra di loro. Non ce n’è uno migliore o più importante dell’altro. Tutte le azioni che aumentano la produzione di chimica positiva, quelle che alimentano il capitale sociale (il Noi) e quelle che aumentano la nostra consapevolezza e lavorano sull’essere sono necessarie sono perfette per il tuo scopo.

Vuoi capire di più su cosa fa un Manager della Felicità? Contattaci.

 

Photo by jacob wall on Unsplash

Luca Borreca

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