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Quando guardo i ragazzi che alleno, penso al tipo di persone che stanno diventando.

Purtroppo non ho figli, ma immagino che sia lo stesso pensiero che ha qualsiasi genitore guardando i propri ragazzi. Desiderare per loro il meglio e che possano diventare adulti gentili, premurosi e grati. Che sappiano ridere spesso e che affrontino la vita con passione. Che siano persone soddisfatte di se stessi, circondati da relazioni importanti e significative ma soprattutto che siano persone felici.

Come allenatore, o Coach, come mi chiamano loro, ho il compito di insegnare loro innanzitutto la disciplina, l’importanza di essere ogni giorno la versione migliore di se stessi, che cos’è la fatica ma soprattutto l’importanza del lavoro. Ho il dovere di far capire loro quanto è importante la vittoria (in termini di ‘riuscita del percorso’) ma quanto sia altrettanto importante saper accettare la sconfitta. Però, la domanda che da qualche tempo mi faccio è: posso trasmettere loro il seme della Felicità?

Sport e successo

Quando si pensa allo sport di alto livello, il pensiero va subito al successo. In Italia, specialmente nell’ultimo, anno abbiamo avuto esempi eclatanti di atleti di successo, in qualsiasi sport. Eppure, contrariamente a quanto molti credono, il successo non porta sempre la felicità. Alcune ricerche hanno dimostrato che è vero il contrario: le persone più felici hanno maggiori probabilità di avere successo a scuola, al lavoro, nella loro vita personale e sportiva. Più siamo felici, più avremo successo. E questo avviene grazie alla plasticità del nostro cervello.

La felicità può essere insegnata, alimentata e praticata

Quando siamo positivi, il nostro cervello diventa più creativo, motivato, energico, resiliente e produttivo. Quindi, è possibile insegnare ai nostri ragazzi come essere felici, incoraggiando determinate abitudini.

  1. Gratitudine. I ragazzi di oggi sono sommersi dalla costante idea che ‘più è meglio‘ e dall’atteggiamento del ‘tutto e subito‘. E’ fondamentale insegnare loro a concentrarsi sull’essere grati per ciò che già hanno o che hanno ottenuto, piuttosto che per ciò che non hanno ancora raggiunto. Praticare la gratitudine ogni giorno può riprogrammare il nostro cervello a riconoscere l’apprezzamento piuttosto che soffermarsi sulle delusioni. Questo permetterà di diventare più felici.
  2. Gentilezza. Dal punto di vista scientifico e fisiologico è stato dimostrato che agire con gentilezza aumenta il flusso di dopamina nel cervello del benefattore, facendolo sentire felice. E’ possibile essere gentili anche all’interno di un allenamento. Lodando per esempio piccoli  atti di gentilezza, insegnando la tolleranza e l’inclusività.
  3. Sorriso. Facce felici possono anche ispirare menti creative. Il nostro cervello è più ricettivo alle nuove informazioni quando siamo relativamente privi di stress e felici. Il sorriso può ispirare la creatività abbracciando l’umorismo, la curiosità e l’apertura mentale.

La felicità non è qualcosa che piove dal cielo. È uno stato mentale meravigliosamente complesso che può essere rafforzato con la pratica. E sono sicuro che anche tu vuoi che tuo figlio diventi una persona felice.

Il tema della Felicità come competenza da insegnare, alimentare e praticare ti interessa? Contattaci e saremo grati di darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Luca Borreca

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