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“L’uomo che si vergogna del suo lavoro non può avere rispetto di se stesso.” (Bertrand Russell)

Sono incluse in cima alla Piramide di Maslow: il bisogno di stima e autorealizzazione dell’individuo.

Se parliamo di “contesto professionale”, ogni giorno cerchiamo riscontri favorevoli da parte dei pari o dei superiori, per dare un senso ai nostri sforzi e celebrare i successi. Spesso, però, il rinforzo positivo pare non arrivare mai: il capo, i colleghi, il team sembrano non accorgersi delle nostre buone performance, facendoci sentire frustrati.
Lavorare in un contesto in cui l’apprezzamento latita ed i riconoscimenti scarseggiano, alla lunga, può spegnere la fiamma della motivazione.

Se pensi di non essere abbastanza valorizzato sul posto di lavoro, ecco qualche consiglio concreto:

1. Mettiti in gioco

Non guardare sempre cosa NON fanno gli altri per te, ma inizia a fare tu qualcosa per gli altri.
Per ricevere un apprezzamento, dimostrate interesse per il lavoro altrui.

Congratulatevi con un collega che ha appena presentato un progetto vincente e dimostrate di aver notato il suo talento. Questo innesterà una spina positiva e vi sorprenderete nel vedere che anche l’altro esprimerà stima e apprezzamento per il vostro lavoro.

Questo scambio virtuoso di ammirazione è un processo utilissimo per generare ottimismo, entusiasmo e fiducia all’interno di una squadra o di un dipartimento.

2. Gioco di squadra

Forse più importante dell’apprezzamento personale è la valorizzazione del lavoro di un intero team: se siete a capo di una squadra, mettere in mostra i successi del gruppo che coordinate significa illuminare anche il vostro talento di leader e giustificare la vostra posizione, consolidandola.

Questa pratica passa attraverso un lavoro quotidiano!!

Siate sempre sponsor della vostra squadra, citandone i punti di forza in ogni occasione utile. E non dimenticate di valorizzare anche il vostro ruolo di leader e coordinatore del team, prendendovi i meriti che vi spettano.

3. Confronto costruttivo

Parliamo frequentemente di leader illuminati ed empatici, ma la realtà non incontra sempre le aspettative.
Nella realtà spesso il capo non presta attenzione alle emozioni umane, trascurando il bisogno di stima e apprezzamento percepito dai dipendenti.

Non è sempre un atteggiamento voluto, altre sì.
Per ottenere i complimenti che vi spettano ricordategli quanti eccellenti traguardi avete raggiuntofissate un momento di confronto e dialogo con lui, presentandovi preparati e organizzati con una lista degli ultimi successi.
Ripercorri il lavoro fatto e gli obiettivi raggiunti.
Di fronte a recenti risultati positivi, il capo potrà avere un quadro chiaro del vostro talento e prendere piena consapevolezza del buon lavoro che state svolgendo.

Luca Borreca

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