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Cos’è la felicità?

Sembra una domanda banale, ma prova a pensare, tu sapresti definirla? Pensi che la felicità sia per te la stessa cosa che lo è per gli altri?

In effetti, la felicità ha un ruolo piuttosto importante nelle nostre vite e può avere un impatto enorme sul modo in cui viviamo. Anche se la ricerca deve ancora definire con precisione la definizione, abbiamo imparato molto negli ultimi decenni.

In questo primo episodio di FeliceMente proveremo a capire perché è così importante parlare di felicità.

Innanzitutto, diamo un’occhiata alla definizione di felicità dalla Treccani.

La definizione di “felicità” è semplice: “Stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato”. Quindi, la felicità è lo stato di provare o mostrare serenità e godere del momento. Da questa definizione possiamo ricavare tre punti importanti sulla felicità:

  1. La felicità è uno stato, non un tratto; in altre parole, non è una caratteristica o un tratto della personalità duraturo e permanente, ma uno stato più fugace e mutevole;
  2. La felicità è equiparata al provare piacere o appagamento, il che significa che la felicità non deve essere confusa con gioia, estasi, beatitudine o altri sentimenti più intensi.
  3. La felicità è nel presente. L’unica possibilità che abbiamo per godere di una vita soddisfacente è vivere pienamente ed intensamente il presente, momento per momento, perché la felicità non si trova nel passato e nemmeno nel futuro, ma nel qui ed ora.

Chi si è occupato negli anni di felicità sono stati gli psicologi e i ricercatori che hanno condotto studi nell’ambito della psicologia positiva? Una rapida ricerca su Google per la parola “felicità” offre oltre 2 milioni di risultati. Quindi capirete quanto sia difficile definire scientificamente il termine felicità.

A volte possiamo associare la felicità al piacere, alla soddisfazione personale, all’autostima e alla fiducia in se stessi. La cosa incredibile, come sottolinea lo storico Darrin McMahon, sulle origini e le radici della parola “felicità”:

“È sorprendente che in ogni lingua indoeuropea, senza eccezioni, a partire dal greco antico, la parola felicità sia affine alla parola fortuna. Hap è la radice della felicità in antico norvegese e in antico inglese, e significa semplicemente fortuna o possibilità, come faceva l’antico francese heur , dandoci bonheur, buona fortuna o felicità. Il tedesco ci dà la parola Gluck, che ancora oggi significa sia felicità che possibilità”.

Martin Seligman padre della psicologia positiva, sostiene che la felicità ha tre dimensioni che possono essere coltivate:

  • L’esperienza regolare della piacevolezza (la vita piacevole)
  • Il frequente impegno in attività soddisfacenti (la vita impegnata)
  • L’esperienza di un senso di connessione con un tutto più grande (la vita significativa)

Sebbene ogni dimensione sia importante, le persone più felici tendono ad essere quelle che perseguono la vita piena: infondono la propria vita con piacere, impegno e significato (Seligman et al., 2005).

Ma ecco la domanda che molti di voi forse si staranno facendo da qualche minuto: si può imparare a essere felici? La risposta è SÌ! Si PUOI imparare a essere più felice. Perché la felicità non è solo un emozione ma una vera e propria attitudine che non dipende unicamente da fattori esterni.

E allora, rispondiamo alla domanda che ci siamo posti ad inizio puntata.

Perché è così importante la felicità?

Ti darò solo qualche spunto ricavato dalle ricerche condotte sulla felicità:

  • Le persone felici hanno più successo in molteplici ambiti della vita, tra cui il matrimonio, l’amicizia, il reddito, le prestazioni lavorative e la salute.
  • Le persone felici si ammalano meno spesso e sperimentano meno sintomi quando si ammalano.
  • Le persone felici hanno un’influenza positiva sugli altri e li incoraggiano a cercare la felicità, il che può fungere da rinforzo.
  • Le persone felici si impegnano in conversazioni più profonde e significative.
  • Le persone felici sorridono di più, il che è benefico per la salute.
  • Le persone felici fanno attività fisica più spesso e mangiano più sano.
  • Le persone felici vivono più a lungo di quelle che non sono altrettanto felici.
  • Le persone felici sono più produttive e più creative e questo effetto si estende a tutti coloro che provano emozioni positive.

Come probabilmente avrete potuto capire dall’elenco sopra, esiste una forte relazione tra salute mentale e felicità! Quando le persone felici sono più sane, hanno relazioni migliori, fanno amicizia più facilmente e trovano più successo nella vita. Lo stretto legame tra salute mentale e felicità è una ragione sufficiente per rendere la felicità una priorità importante per genitori, educatori, ricercatori e professionisti medici, insieme al semplice fatto che a tutti noi piace sentirci felici!

Spero che questo primo episodio sia stato utile

Che abbiate imparato qualcosa di nuovo sullo studio della felicità. È un’area di ricerca affascinante e nuove scoperte emergono velocemente. Ringrazio tutti voi che mi avete ascoltato. E se volete rimanere aggiornati sulla felicità, quella con la F maiuscola, continuate ad ascoltarmi.

Grazie! E ricordatevi di essere Felici, sempre! Alla prossima!!

 

 

Luca Borreca

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