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“Non smetterò mai di sognare, avrò forza per vincere, coraggio per non mollare, pazienza per persistere.”
(Andrew Parker)

Ho scelto di approfondire questo argomento perché sono un’atleta

e attraverso lo sport sono diventata una persona resiliente.

Infatti ho imparato ad affrontare una lunga serie di difficoltà come i carichi di lavoro mentale e fisico, gli infortuni, le pressioni ecc. Dopo anni di sport a livello agonistico la mia resilienza è migliorata e mi ha permesso di riuscire ad affrontare diverse avversità. Così sono riuscita a dare un nuovo slancio alla mia vita, rialzandomi più forte e raggiungendo obiettivi che sembravano impossibili.

Cosa significa essere resiliente?

Il termine resilienza in psicologia sta ad indicare la capacità che hanno gli individui di superare i traumi, contrastando le avversità. A livello etimologico, “resilienza” deriva dal latino “resalio”, interativo di “salio”.
Una particolare interpretazione, ripresa da Trabucchi, sottolinea come in origine il termine “resalio” veniva utilizzato per indicare la capacità di risalire sulla barca rovesciata dalla forza delle onde. In effetti, questa prospettiva evidenzia come in campo psicologico la resilienza indica l’atteggiamento di chi non si arrende, ma va avanti nonostante le difficoltà.

Quindi la resilienza psicologica è la capacità di superare le avversità. Persistendo nel raggiungere obiettivi sfidanti, superando la crisi e rialzandosi più forti e ingegnosi di prima.

Una persona resiliente presenta queste 3 caratteristiche psicologiche particolari:

  1. è un ottimista, ed è portato a leggere le difficoltà come momentanee e circoscritte;
  2. tende a vedere i cambiamenti come un’opportunità per crescere ed imparare;
  3. è profondamente motivato a raggiungere le mete che si è prefissato.

Lo sport può essere considerato una palestra di vita, perché ti costringe a sviluppare le potenzialità necessarie per affrontare gli ostacoli, la frustrazione, la sfortuna, l’insuccesso. Non è detto però che gli atleti professionisti siano più resilienti di persone che fanno sport solo per passione. Il professionista, infatti, vive in un mondo più ovattato, in cui tutto gira intorno agli allenamenti e il resto della vita, con tutti i suoi problemi, viene tenuto lontano. Mentre chi riesce ad allenarsi coniugando gli impegni famigliari con quelli lavorativi sviluppa delle capacità per gestire meglio lo stress.

Gli atleti che mostrano una buona resilienza presentano alcune caratteristiche comuni:

  1. La prima di queste, come abbiamo già visto, è avere motivazione;
  2. La seconda caratteristica riguarda il senso di controllo. Questi atleti non pretendono di governare tutto ciò che li circonda, sono consapevoli che lo sport può presentare imprevisti e non va tutto sempre come ci si aspetta.

In conclusione la resilienza è una disciplina. Non si diventa più resilienti da un giorno all’altro, ma con impegno e dedizione. Ci vuole fatica e allenamento per diventare più resilienti. Si può imparare a gestire una situazione di stress interpretando i cambiamenti come una sfida e come un’opportunità, piuttosto che come una minaccia.

Luca Borreca

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